U14 Game over
Deludente prestazione quella vista domenica scorsa a Empoli dalla compagine Warriors U14 allenata da coach Giulia Dalla Bà, giornata n.5 del Campionato Nazionale giovanile di Zona3, incontri validi per la qualificazione alla fase finale del torneo.
In entrambe le partite, prima contro i pari età de I Scomed di Bomporto e poi contro i Flying Donkeys di Empoli, i ragazzi estensi hanno mostrato ancora le lacune viste durante la stagione: poco gioco di squadra, pochi passaggi e poca grinta.
Certo a sfavore dei ferraresi i vari infortuni, alcuni parzialmente recuperati in extremis ed altri no, hanno decisamente gravato sul potenziale offensivo delle linee schierate in campo; linee che hanno visto una massiccia presenza di quote rosa (ben 9 ragazze su 13 giocatori) questo ad evidenziare quanto questo sport attiri sempre più interesse anche in ambito femminile e su questo Hockey Ferrara vanta di un bellissimo organico. Non a caso il miglior giocatore in campo in entrambe le partite è stata la golie Roger Manon, prontissima all’offensiva avversaria rispondendo a ben 78 tiri in porta.
Non tutti i nostri ragazzi sono entrati in campo con la stessa determinazione, la difesa ha dato troppe opportunità agli avversari, ma soprattutto l’attacco è stato inesistente ed i nostri tiri in porta sono stati la metà di quelli subiti, troppe azioni individuali hanno portato a perdere il disco in malo modo in zone del campo altamente pericolose per gli attacchi e le ripartenze degli avversari, ma soprattutto lo scarso giro del disco ha reso le azioni dei ferraresi prevedibili e poco efficaci.
Al tabellino i risultati, 3:0 per gli I Scomed nella prima partita e 5:1 per i Donkeys nella seconda, sanciscono con una giornata di anticipo la mancata qualificazione dei giovani Warriors alle fasi finali del torneo, che per gli estensi si chiuderà in casa domenica 6 aprile contro i Gufi di Parma.
Unica rete segnata dal Ferrara Hockey quella di Federico Averna che sfrutta un assist di Ludovico Nepoti.
Analizzando sinteticamente le due partite, poi tutta questa differenza con gli avversari non si è vista, sicuramente gli altri hanno dimostrato più voglia di vincere e determinazione meritando così il passaggio alla fase finale. Al termine della seconda partita alcuni dei nostri giocatori sono usciti in lacrime ed arrabbiatissimi per la mancata, si, qualificazione ma soprattutto per la poca coralità di gruppo, che forse qualcuno ha portato sul campo di Empoli.
L’andamento dell’anno, comprese le due sconfitte finali, confermano che non serve il dispiacere, serve invece far scattare qualcosa di nuovo.
Solo il lavoro e tanto impegno consentono di crescere, solo riducendo l’individualismo e aumentando la fiducia verso i compagni di squadra.
Perché l’hockey inline si gioca in 5 in campo + tutta la panca!
SEMPRE UNITI Warriors.